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fotografia di ieri

Il mio archivio conserva negativi dalla fine degli anni '60 ad oggi. Ho sempre fotografato seguendo un'idea e quindi una storia, non sempre riferita ad un fatto, a volte la storia si srotola in tempi lunghi, a volte è condensata in una giornata. Ogni tanto mi immergo nell'archivio e scopro storie che avevo dimenticato accanto a storie che hanno segnato la mia vita. In questa pagina ne accenno alcune; la prima è l'alluvione che devastò Genova nell'ottobre del 1970. Quel giorno ero andato a fare alcune fotografie al Salone Nautico dove lavoravo saltuariamente, all'uscita mi trovai, nei miei abiti migliori, travolto dall'onda di piena. Avevo l'attrezzatura standard dell'epoca, una Rollei T 6x6 con un pesantissimo flash elettronico Metz a valigetta. Cominciai a scattare con l'acqua alla vita dalle parti del Museo di Storia Naturale, fino al momento in cui mi infilai con una gamba sola (per fortuna) in un tombino nascosto e mi immersi completamente, addio al mio abito buono e quasi addio alla mia attrezzatura (la Rollei fu resuscitata da un buon riparatore). Tornato a casa presi la Nikon F e tutti i rullini che avevo e tornai in strada assieme a mio fratello. Girammo la città giorno e notte prima a piedi e poi a bordo della Giulia spider di mio fratello. Fotografammo, sviluppammo e stampammo per tre giorni consecutivi, appoggiandoci allo studio Signani con cui collaboravamo. In quei giorni preparammo anche un "instant book" edito dalla Sagep e altre pubblicazioni successive. 

Genova, alluvione ottobre 1970 ©Adriano SilingardiGenoa, flood October 1970
La corsa in salita Doria-Creto, 1970, ©Adriano SilingardiThe uphill race Doria-Creto, 1970

La seconda galleria riguarda una corsa in salita piuttosto famosa negli anni '70, la Doria-Creto. Era una delle molte corse nate negli anni '20 e scomparse una alla volta negli scorsi decenni. Si doveva andare al mattino presto prima che chiudessero la strada e poi si doveva stare fino al termine di tutte le prove. Anche in questa occasione ero con mio fratello Fulvio e con le nostre mogli, tutte e due incinte, le cui pance sobbalzavano ad ogni passaggio rombante delle moto.

La terza galleria è fatta delle fotografie di una donna di Vernazzola con la sua scimmia. L'incontro è del 1973, la persone erano molto più socievoli, era facile fare conoscenza senza pregiudizi e preclusioni; non un paradiso, certo, ma comunque una società più semplice. Anche gli incontri di strada erano sempre interessanti, persone che avevano alle spalle esperienze di vita straordinarie, naviganti, ballerine, addirittura principesse decadute (o che si sentivano tali..). 

Nell'ultima galleria di questa pagina qualche foto di un personaggio che si faceva chiamare, se non ricordo male, Novlian o un nome simile. Estroverso, chiaccherone e profeta, un divertente ricordo di un città che non esiste più.

Vernazzola (Ge) una donna con la sua scimmia, 1973, ©Adriano Silingardi
Novlian  in via Rivoli (Ge), 1977, ©Adriano Silingardi